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    I prodotti biocidi devono rispettare le previsione della normativa di prodotto, il Regolamento (UE) 528/2012 sui prodotti biocidi. Esso prevede un prodotto biocida possa essere immesso sul mercato o utilizzato se contiene principi attivi approvati e se è stato autorizzato. Quindi, in linee generali possiamo dire che regola l'approvazione dei principi attivi ad azione biocida, l'autorizzazione della fornitura e dell'uso dei prodotti biocidi ma non solo: si occupa anche della fornitura di articoli trattati con biocidi (quali ad esempio vernici trattati con attivi antimuffa o altri tipi di trattamenti eseguiti con degli attivi ad azione biocida). Sia i prodotti biocidi che gli articoli trattati devono essere classificati, etichettati ed imballati conformemente al Regolamento CLP e, deve essere resa disponibile una scheda dati di sicurezza per tutte le circostanze previste dal Regolamento REACH e sono entrambi soggetti ad obbligo di notifica PCN, nel caso in cui si tratti di miscele pericolose. Da non trascurare il fatto che, per loro natura, gli articoli trattati necessitano delle attenzioni particolari in sede di redazione dell’etichetta. Questo webinar di propone di ripercorrere i principali obblighi imposti dai regolamenti REACH e CLP per gli attori della catena di fornitura, offrendone una panoramica e presentando esempi di SDS ed etichette coerenti rispetto alla norma, in particolare per quanto riguarda gli articoli trattati. Consigliato per… Il corso è consigliato ai responsabili della redazione di SDS, RSPP, datori di lavoro e, più in generale, a chi si occupa di affari regolatori in azienda e gli addetti al reparto acquisti. A chi è rivolto: a tutti Durata: 45 minuti Relatore: Dott.ssa Chiara Corino
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    Terminato l’acquisto del webinar verrà fornito al partecipante il video e le slide di presentazione via email.   Sviluppo di un esempio pratico di controllo di copertura dell’uso e di come riportare questo uso identificato nella SDS. Programma Nella redazione di una SDS è necessario selezionare dalla documentazione ricevuta dai propri fornitori gli usi che verranno trasmessi a valle e che sono di interesse dei clienti, garantendo in questo modo la continuità di fornitura. Al tempo stesso, attraverso la verifica del dettaglio degli usi (inseriti in sezione 1.2 della SDS) ciascuna impresa ha modo di verificare se gli usi d’interesse sono stati oggetto di valutazione e quindi possano essere considerati “coperti”. Attraverso un esercizio pratico guidato, il webinar intende verificare alcuni usi e consentire agli utenti di diventare autonomi nella compilazione opportuna della sezione della SDS dedicata agli usi.
    Durata: 60 minuti Relatore: Anna Caldiroli A chi è rivolto: a tutti
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    Il Regolamento CLP stabilisce che non vi è obbligo di classificare, etichettare ed imballare un prodotto cosmetico quale sostanza o miscela, allo stato finito e destinato all'utilizzatore finale. Parimenti, il Regolamento REACH stabilisce che per i prodotti cosmetici allo stato finito e destinati all’utilizzatore finale non vi è obbligo di redigere, consegnare delle SDS, di conseguenza neppure la realizzazione dell’archiviazione del materiale e, di conseguenza la messa a disposizione dei lavoratori. Tuttavia, questo non vale per le materie prime o i semilavorati che invece cadono completamente nel campo di applicazione di queste norme. Questo webinar si propone di ripercorrere i principali obblighi imposti dai regolamenti REACH e CLP per gli attori della catena di fornitura, offrendone una panoramica e presentando esempi di SDS ed etichette coerenti rispetto alla norma. Consigliato per… Il corso è consigliato ai responsabili della redazione di SDS, RSPP, datori di lavoro e, più in generale, a chi si occupa di affari regolatori in azienda e agli addetti al reparto acquisti. A chi è rivolto: a tutti Durata: 45 minuti Relatore: Dott.ssa Anna Caldiroli
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    I prodotti detergenti sono sottoposti al rispetto di una normativa di prodotto, il Regolamento (CE) n. 648/2004 che, tra gli altri, stabilisce alcuni elementi che devono essere riportati obbligatoriamente in etichetta in relazione alla composizione e l’accertamento di alcune caratteristiche del prodotto, come sua biodegradabilità. In ogni caso, i prodotti detergenti ricadono anche nel campo di applicazione dei regolamenti REACH e CLP pertanto, anche gli obblighi di conformità a queste normative dovranno essere presi in considerazione dagli attori della catena di approvvigionamento. Inoltre, per quanto riguarda l’immissione dei prodotti detergenti sul mercato italiano, ai fini della notifica stabilita dall’art. 45 del CLP e dal suo Allegato VIII, essa dovrà essere realizzata anche per i prodotti classificati come non pericolosi. Questo webinar di propone di ripercorrere i principali obblighi imposti dai regolamenti REACH e CLP per gli attori della catena di fornitura, offrendone una panoramica e presentando esempi di SDS ed etichette coerenti rispetto alla norma. Consigliato per… Il corso è consigliato ai responsabili della redazione di SDS, RSPP, datori di lavoro e, più in generale, a chi si occupa di affari regolatori in azienda e gli addetti al reparto acquisti. A chi è rivolto: a tutti Durata: 45 minuti Relatore: Dott.ssa Patrizia Franchini
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    Tema di grande interesse quello della circolarità e delle materie prime da post-consumo. Tuttavia, non sono esenti da obblighi Sul sito web dell’Istituto Superiore di Sanità si legge che l’economia circolare è un sistema economico che prevede il riutilizzo dei materiali riducendo gli sprechi. In linea con gli obiettivi posti dell’Unione Europea, è fortemente incoraggiato l’uso di materie prime provenienti da un percorso di recupero al fine di valorizzare i rifiuti fino ad esaurirli efficacemente. Se questo aspetto è diventato col tempo irrinunciabile da parte delle aziende anche in relazione alla spinta del mercato, una domanda alla quale – come aziende - dobbiamo saper rispondere è: quali sono gli obblighi regolatori in materia di Regolamenti REACH e CLP per sostanze recuperate? A questa domanda daremo una risposta nel corso del webinar. Consigliato per Considerati i temi trattati, è particolarmente consigliato per responsabili della redazione di SDS, datori di lavoro, HSE manager, consulenti, uffici acquisti e vendite, logistica e, più in generale, a chi si occupa di affari regolatori in azienda. A chi è rivolto: a tutti Durata: 60 minuti Relatore: Anna Caldiroli  
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    Introduzione agli scenari espositivi

    60,00 IVA esclusa

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    Terminato l’acquisto del webinar verrà fornito al partecipante il video e le slide di presentazione via email.   Capire se avreste dovuto ricevere degli scenari espositivi, cosa fare in caso non li abbiate ricevuti, come capire gli scenari espositivi ricevuti: quali informazioni contengono e quali sono importanti per voi. Programma Per scenario d’esposizione si intende l’insieme delle condizioni operative e delle misure di gestione dei rischi, che descrivono il modo in cui la sostanza è fabbricata o utilizzata durante l’intero ciclo di vita e il modo in cui il fabbricante o l’importatore raccomanda agli utilizzatori a valle di controllare l’esposizione delle persone e dell’ambiente. Il Regolamento REACH stabilisce le circostanze in cui degli scenari di esposizione devono essere redatti e trasferiti a valle lungo la catena di approvvigionamento così come le modalità di trasferimento (come allegato tecnico alla SDS oppure integrando le informazioni nelle diverse sezioni della SDS). Per gli scenari di esposizione, a differenza delle SDS, non è stato delineato un formato di stesura strettamente codificato. È tuttavia previsto un formato consigliato all’interno del quale sono contenute informazioni che consentono di descrivere lo scenario espositivo mediante l’utilizzo dei descrittori d’uso, le condizioni d’uso, l’evidenza che operando secondo quanto descritto ci si trova in una condizione di rischio controllato e, in ultimo, le informazioni che devono essere trasmesse a valle tra cui anche eventuali possibilità di scaling. Obiettivi di questo webinar sono
    • chiarire quando uno scenario di esposizione è dovuto dal proprio fornitore
    • saper identificare le informazioni che popolano uno scenario di esposizione per poterne condurre una verifica ai fini dell’implementazione
    • essere in grado di gestire e trasferire le informazioni ricevute dai fornitori.
    Durata: 60 minuti Relatore: Anna Caldiroli A chi è rivolto: a tutti

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    Terminato l’acquisto del webinar verrà fornito al partecipante il video e le slide di presentazione via email.   Obiettivo del webinar è illustrare quali sono i principali contenuti di una delle sezioni più importanti della SDS (Candidate List, Restrizioni, Autorizzazioni, Regolamento PIC, Direttiva Seveso, Regolamento precursori di esplosivi) anche attraverso la discussione di alcuni esempi. La sezione 15 della SDS è costituita da due sottosezioni e, come si evince dal testo dell'Allegato II del Regolamento REACH che disciplina i contenuti e la struttura della SDS, la 15.1 è destinata a raccogliere informazioni di natura regolatoria riguardanti la sostanza o la miscela oggetto della SDS o i suoi costituenti, che non siano già state fornite in altre sezioni del documento; la 15.2 contiene invece informazioni relative al fatto che sia stata effettuata una valutazione della sicurezza chimica per la sostanza o la miscela. Per effetto di aggiornamenti regolatori, i contenuti della sezione 15.1 possono variare sensibilmente tra una revisione e l'altra della SDS: i casi più comuni sono ad esempio l'inclusione di una sostanza tra le SVHC di Candidate List, piuttosto che l'acquisizione di una una nuova classificazione armonizzata come CMR di categoria 1 oppure ancora l'imposizione di una nuova restrizione o il rilascio di una autorizzazione, l'introduzione di una nuova normativa a cui fare riferimento, ecc... A chi è rivolto: a tutti Durata: 90 minuti Relatore: Elisa Mantovan  
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    La Sezione 3 della Scheda di Sicurezza

    70,00 IVA esclusa

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    Come compilare questa sezione della SDS a fronte delle modifiche introdotte dal Regolamento (UE) 2020/878 La SDS è lo strumento fondamentale per la comunicazione nella catena di approvvigionamento: comprende le informazioni sulle proprietà e sui pericoli della sostanza o della miscela a cui la SDS si riferisce, le istruzioni per la manipolazione, lo smaltimento, il trasporto e le misure di pronto soccorso, antincendio e di controllo dell'esposizione. La struttura della SDS è imposta dal Regolamento REACH ed in particolare dall’Allegato II che è stato recentemente modificato dal Regolamento (UE) 2020/878 che ne ha determinato l’aggiornamento. Delle 16 sezioni che costituiscono la SDS, la sezione 3 è deputata a descrivere l’identità chimica degli ingredienti della sostanza o della miscela, comprese le impurezze e gli additivi stabilizzanti, la loro quantità e la loro classificazione di pericolo. Il webinar si pone l’obiettivo di illustrare la compilazione della sezione 3 delle SDS nei casi di sostanze (monocomponenti o multicomponenti), miscele, soluzioni acquose e, non ultimo, le caratteristiche per le sostanze in nanoforma presenti nel prodotto. Consigliato per: Il corso è consigliato a RSSP/ASPP, HSE manager, consulenti operativi nell’ambito della sicurezza, datori di lavoro, responsabili della redazione delle SDS in azienda. A chi è rivolto: a tutti Durata: 90 minuti Relatore: Dott.ssa Chiara Corino
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    Terminato l’acquisto del webinar verrà fornito al partecipante il video e le slide di presentazione via email. Il Regolamento REACH prevede che, in talune circostanze, debbano essere elaborate e trasmesse a valle delle schede di sicurezza nella versione estesa, vale a dire con in allegato oppure incluse le informazioni rilevanti tratte dagli scenari di esposizione. Tali SDS riportano inoltre, gli usi identificati e gli eventuali usi sconsigliati. Queste informazioni consentono di conoscere per quali circostanze e per quale popolazione l’impiego di un prodotto è stato valutato e risulta sicuro se si adottano le condizioni operative e le misure di gestione del rischio dettagliate nella documentazione. Tuttavia, tra le principali difficoltà che incontrano frequentemente gli operatori deputati a raccogliere le SDS e ad utilizzare le informazioni in essere contenute troviamo (i) la decodifica e la comprensione degli scenari di esposizione insieme alla (ii) verifica degli usi identificati e riportati in sezione 1.2 della SDS di sostanze e materie prime utilizzate per la formulazione dei propri prodotti. Consigliato per Il corso è consigliato a RSSP/ASPP, HSE manager, consulenti della sicurezza chimica, datori di lavoro, ai responsabili della redazione di SDS e, più in generale, a chi si occupa di affari regolatori in azienda. A chi è rivolto: a tutti Durata: 60 minuti Relatore: Anna Caldiroli
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    Terminato l’acquisto del webinar verrà fornito al partecipante il video e le slide di presentazione via email.   Come sono regolamentate dal Reach e dal CLP e come gestirle nelle comunicazioni a valle. Programma Da parte del mercato e in diversi ambiti di applicazione, si fa sempre più sentire la richiesta di impiego di materie prime di origine naturale: rientrano tra questi ad esempio gli oli essenziali, le tinture o più in generale gli estratti, solitamente provenienti dal mondo vegetale. Esse trovano largo uso sia nel settore cosmetico ma anche da parte dell’industria alimentare e incontrano comunemente ampia accettabilità da parte del consumatore finale. Queste materie prime che, nella maggior parte dei casi, sono delle sostanze UVCB (acronimo di Unknown or Variable Composition, Complex reaction products or of Biological materials vale a dire Sostanze di Composizione Sconosciuta o Variabile, Prodotti di una reazione complessa o Materiali biologici) oppure miscele di sostanze UVCB incappano spesso in una complessità di gestione dal punto di vista regolatorio e documentale. Il webinar si pone gli obiettivi di
    • chiarire gli obblighi regolatori in materia di regolamenti REACH e CLP per le materie prime di origine naturale focalizzando l’attenzione in particolare sulla registrazione REACH e sulla notifica CLP
    • aiutare l’utente, mediante la presentazione di casi pratici, a raccogliere le informazioni di cui necessita – anche attraverso la consultazione delle fonti di informazioni, tra cui la banca dati in ECHA – per le sua stesura di scheda dati di sicurezza ed etichette coerenti con la normativa.
    A chi è rivolto: a tutti Durata: 60 minuti Relatore: Anna Caldiroli
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    Il Regolamento CLP stabilisce che non vi è obbligo di classificare, etichettare ed imballare un alimento allo stato finito destinato all’utilizzatore finale. Parimenti, il Regolamento REACH stabilisce che per i prodotti alimentari allo stato finito e destinati all’utilizzatore finale non vi è obbligo di redigere e consegnare le SDS. Diverso è per le materie prime o i semilavorati che invece ricadono nel campo di applicazione di queste norme unitamente al vasto panorama di norme specifiche sulla compliance dell’alimento e dell’integratore alimentare. Questo webinar si propone di ripercorrere i principali obblighi imposti dai regolamenti REACH e CLP per gli attori della catena di fornitura, offrendone una panoramica e presentando esempi di SDS ed etichette coerenti rispetto alla norma. Consigliato per… Il corso è consigliato ai responsabili della redazione di SDS, RSPP, datori di lavoro e, più in generale, a chi si occupa di affari regolatori in azienda e gli addetti al reparto acquisti. A chi è rivolto: a tutti Durata: 45 minuti Relatore: Dott.ssa Claudia Ceccone
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    Scenari di esposizione

    90,00 IVA esclusa

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    Una guida per la verifica degli usi e gli scenari di esposizione per la redazione della SDS di miscela Il Regolamento REACH prevede che la scheda dati di sicurezza riporti una breve descrizione degli usi identificati pertinenti per il destinatario della sostanza o della miscela per cui è stata redatta la SDS. Inoltre, quando disponibili lungo la catena di approvvigionamento, gli scenari di esposizione devono essere trasmessi (in allegato alla SDS oppure inclusi, laddove possibile). Tale SDS viene detta estesa (eSDS). Le misure consentono di conoscere il contesto d’uso per cui una sostanza è stata valutata nonché la condizioni d’uso che, qualora rispettate, permettono di operare in una condizione di rischio controllato. Ciò che l’operatore deve eseguire una volta che ha ricevuto una SDS nel formato esteso è, in primo luogo, la verifica degli usi propri e di quelli prevedibili a valle. Parimenti, dovrà accertare che le condizioni d’uso descritte negli scenari di esposizione siano effettivamente in essere. Vale a dire devono essere confrontare le informazioni contenute nello scenario d’esposizione con le condizioni operative e le misure di gestione del rischio presso la propria azienda al fine di identificare eventuali differenze a cui potrebbero far seguito delle azioni correttive. Il webinar, attraverso l’illustrazione di alcuni casi pratici, si focalizza sulle verifiche documentali che dovranno essere realizzate  dai diversi attori della catena di fornitura al ricevimento delle eSDS:
    • raccolta o aggiornamento le informazioni sugli usi propri e dei clienti;
    • identificazione degli scenari di esposizione di interesse;
    • accertamento che gli usi rilevanti siano effettivamente compresi nella sezione 1.2 della SDS e valutati negli scenari di esposizione ricevuti;
    • identificazione di eventuali incongruenze tra gli usi e le condizioni d’uso proprie o dei clienti, se note, e quelli coperti dagli scenari di esposizione.
    Consigliato per… Il corso è consigliato ai responsabili della redazione di SDS, datori di lavoro e, più in generale, a chi si occupa di affari regolatori in azienda. A chi è rivolto: a tutti Durata: 90 minuti Relatore: Dott.ssa Chiara Corino
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    Terminato l’acquisto del webinar verrà fornito al partecipante il video e le slide di presentazione via email.   Il webinar si pone l’obiettivo di illustrare come i regolamenti REACH e CLP impattano sulla filiera cosmetica; in particolare, attraverso la discussione di casi pratici ed esempi compilativi, sarà possibile commentare come strutturare le informazioni salienti che è necessario trasmettere lungo la catena di approvvigionamento utilizzando le scheda dati di sicurezza (SDS) e le etichette, redatte con EPY. Il webinar sarà inoltre l’occasione per argomentare quali sono le informazioni essenziali di cui deve disporre il valutatore della sicurezza di un prodotto cosmetico e che possono essere veicolate mediante l’utilizzo della SDS. Programma:
    • impatto del Regolamento REACH sui prodotti cosmetici
    • impatto del Regolamento CLP sui prodotti cosmetici
    • gli elementi di comunicazione lungo la catena di approvvigionamento: schede dati di sicurezza, schede informative, schede dati di sicurezza estese ed etichette
    • discussione di casi pratici ed esempi compilativi mediante l’utilizzo del software EPY, nella comunicazione a valle della catena di approvvigionamento
    • aspetti da considerare per la selezione degli ingredienti in base alla pericolosità e ad azioni regolatorie
    • informazioni rilevanti per il valutatore della sicurezza dei prodotti cosmetici
      A chi è rivolto: fabbricanti/importatori, distributori di materie prime cosmetiche, formulatori Durata: 60 minuti Relatore: Anna Caldiroli
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    Terminato l’acquisto del webinar verrà fornito al partecipante il video e le slide di presentazione via email.  

    Parte I - Introduzione alla normativa

    Introduzione ai principali obblighi istituiti dal Regolamento REACH. Come questo regolamento incide sull'operatività di tutte le aziende. Il Regolamento (CE) n. 1907/2006 ovvero il Regolamento REACH pone tra i suoi obiettivi di assicurare un elevato livello di protezione della salute umana e dell'ambiente, prevedendo a tal proposito specifici obblighi ed adempimenti per fabbricanti, importatori e utilizzatori a valle responsabili dell'immissione sul mercato. E' proprio per perseguire questi obiettivi che il Regolamento REACH ha previsto (i) un percorso di registrazione che consente di approfondire la conoscenza delle proprietà delle sostanze chimiche (ii) una valutazione al fine di identificare le circostanze in cui sia possibile operare in condizioni di rischio controllato e (iii) l'istituzione di strumenti di gestione, quali le restrizioni e le autorizzazioni. Questa prima parte del corso, che fa parte di un tris di webinar, si pone come obiettivo l'illustrazione dei principali elementi che costituiscono la normativa e le ripercussioni sull'operatività quotidiana.  

    Parte II - La comunicazione a valle

    Gli elementi di comunicazione nella catena di fornitura richiesti dal titolo IV del REACH: SDS e altri documenti. Il Regolamento (CE) n. 1907/2006 ovvero il Regolamento REACH prevede che gli attori della catena di fornitura siano coinvolti in nella comunicazione verso valle mediante la redazione e la trasmissione di schede dati di sicurezza, schede informative o altri documenti specifici a seconda della circostanza. Tali documenti sono ritenuti indispensabili al fine di utilizzare sostanze, miscele e articoli in condizioni di sicurezza. Questa seconda parte del corso, che fa parte di un tris di webinar, si pone come obiettivo l'identificazione delle circostanze in cui debbano essere redatte SDS, SDS nella versione estesa, schede informative oppure documenti inerenti alle sostanze contenute in articoli.  

    Parte III - La SDS come strumento di raccolta e trasmissione delle informazioni

    Capire come la SDS e l’etichetta sono in grado di accogliere nelle diverse sezioni quanto stabilito dalla normativa. Il Regolamento (CE) n. 1907/2006 ovvero il Regolamento REACH stabilisce che debbano essere trasmessi a valle della catena di fornitura documenti che consentono di utilizzzare sostanze e miscele in condizioni di sicurezza. Tali documenti raccolgono diverse tipologie di informazioni che popolano le varie sezioni di cui sono costituiti e rappresentano una sintesi dei percorsi regolatori intrapresi dalla o dalle sostanze costituenti. Questa terza parte del corso, che fa parte di un tris di webinar, si pone l'obiettivo di commentare in maniera ragionata le informazioni che popolano le principali sezioni della SDS e delle etichette in modo che si occupa di redigere i documenti oppure chi è deputato alla loro consultazione possa conoscere con un maggior grado di dettaglio la fonte dei dati ed il loro significato.   A chi è rivolto: a tutti Durata: 60+60+60 minuti Relatore: Anna Caldiroli
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    Terminato l’acquisto del webinar verrà fornito al partecipante il video e le slide di presentazione via email.   Il tris di webinar si pone gli obiettivi di chiarire il significato di usi identificati e sconsigliati oltre a quello di scenario di esposizione, la raccolta delle informazioni ricevute dalla catena di approvvigionamento, la verifica e la trasmissione degli scenari di esposizione a valle. Acquistando il percorso completo avrai diritto alla registrazione dei 3 webinar   

    WEBINAR n.1

    Introduzione agli scenari espositivi

    Capire se avreste dovuto ricevere degli scenari espositivi, cosa fare in caso non li abbiate ricevuti, come capire gli scenari espositivi ricevuti: quali informazioni contengono e quali sono importanti per voi. Programma Per scenario d’esposizione si intende l’insieme delle condizioni operative e delle misure di gestione dei rischi, che descrivono il modo in cui la sostanza è fabbricata o utilizzata durante l’intero ciclo di vita e il modo in cui il fabbricante o l’importatore raccomanda agli utilizzatori a valle di controllare l’esposizione delle persone e dell’ambiente. Il Regolamento REACH stabilisce le circostanze in cui degli scenari di esposizione devono essere redatti e trasferiti a valle lungo la catena di approvvigionamento così come le modalità di trasferimento (come allegato tecnico alla SDS oppure integrando le informazioni nelle diverse sezioni della SDS). Per gli scenari di esposizione, a differenza delle SDS, non è stato delineato un formato di stesura strettamente codificato. È tuttavia previsto un formato consigliato all’interno del quale sono contenute informazioni che consentono di descrivere lo scenario espositivo mediante l’utilizzo dei descrittori d’uso, le condizioni d’uso, l’evidenza che operando secondo quanto descritto ci si trova in una condizione di rischio controllato e, in ultimo, le informazioni che devono essere trasmesse a valle tra cui anche eventuali possibilità di scaling. Obiettivi di questo webinar sono
    • chiarire quando uno scenario di esposizione è dovuto dal proprio fornitore
    • saper identificare le informazioni che popolano uno scenario di esposizione per poterne condurre una verifica ai fini dell’implementazione
    • essere in grado di gestire e trasferire le informazioni ricevute dai fornitori.

    WEBINAR n.2

    Verifica della copertura degli usi identificati

    Eseguire la verifica delle informazioni ricevute dai fornitori e impostazione del dialogo con i propri clienti per raccogliere notizie relative agli usi. Programma Il webinar, attraverso la discussione di casi pratici, si focalizza sulle verifiche e sulla raccolta delle informazioni che devono essere effettuate dagli operatori della catena di approvvigionamento al ricevimento delle SDS estese (eSDS):
    • aggiornare le informazioni sugli usi propri e dei clienti (se non è già stato fatto di recente)
    • verificare che tali usi siano compresi nella sezione 1.2 della SDS e negli scenari di esposizione ricevuti
    • valutare eventuali incongruenze tra gli usi e le condizioni d’uso proprie o dei clienti, se note, e quelli coperti dagli scenari di esposizione.

    WEBINAR n.3

    Come selezionare gli usi identificati da indicare nella SDS

    Sviluppo di un esempio pratico di controllo di copertura dell’uso e di come riportare questo uso identificato nella SDS. Programma Nella redazione di una SDS è necessario selezionare dalla documentazione ricevuta dai propri fornitori gli usi che verranno trasmessi a valle e che sono di interesse dei clienti, garantendo in questo modo la continuità di fornitura. Al tempo stesso, attraverso la verifica del dettaglio degli usi (inseriti in sezione 1.2 della SDS) ciascuna impresa ha modo di verificare se gli usi d’interesse sono stati oggetto di valutazione e quindi possano essere considerati “coperti”. Attraverso un esercizio pratico guidato, il webinar intende verificare alcuni usi e consentire agli utenti di diventare autonomi nella compilazione opportuna della sezione della SDS dedicata agli usi.
      A chi è rivolto: a tutti Durata: 60+60+60 minuti Relatori: Dott.ssa Caldiroli ed Ing. Visconti
  • On Demand

    Terminato l’acquisto del webinar verrà fornito al partecipante il video e le slide di presentazione via email.   Eseguire la verifica delle informazioni ricevute dai fornitori e impostazione del dialogo con i propri clienti per raccogliere notizie relative agli usi. Programma Il webinar, attraverso la discussione di casi pratici, si focalizza sulle verifiche e sulla raccolta delle informazioni che devono essere effettuate dagli operatori della catena di approvvigionamento al ricevimento delle SDS estese (eSDS):
    • aggiornare le informazioni sugli usi propri e dei clienti (se non è già stato fatto di recente)
    • verificare che tali usi siano compresi nella sezione 1.2 della SDS e negli scenari di esposizione ricevuti
    • valutare eventuali incongruenze tra gli usi e le condizioni d’uso proprie o dei clienti, se note, e quelli coperti dagli scenari di esposizione.
    Durata: 60 minuti Relatore: Marialuisa Visconti A chi è rivolto: a tutti
  • On Demand

    Terminato l’acquisto del webinar verrà fornito al partecipante il video e le slide di presentazione via email.   La verifica incrociata degli usi identificati e degli scenari ricevuti dai fornitori per arrivare ad una SDS estesa corretta. Il Regolamento REACH prevede che la scheda dati di sicurezza riporti una breve descrizione degli usi identificati pertinenti per il destinatario della sostanza o della miscela per cui è stata redatta la SDS. Inoltre, è previsto che quando disponibili lungo la catena di approvvigionamento, gli scenari di esposizione debbano essere trasmessi (in allegato alla SDS oppure inclusi, quando possibile). Tale SDS viene detta estesa (eSDS). Le misure consentono di conoscere il contesto d’uso per cui una sostanza è stata valutata nonché la condizioni d’uso che, qualora rispettate, permettono di operare in una condizione di rischio controllato. Ciò che l’operatore deve eseguire una volta che ha ricevuto una SDS nel formato esteso è, in primo luogo, la verifica degli usi propri e degli usi prevedibili a valle. Parimenti, dovrà accertare che le condizioni d’uso descritte negli scenari di esposizione siano effettivamente in essere. Vale a dire che dovranno essere confrontare le informazioni contenute nello scenario d’esposizione con le condizioni operative e le misure di gestione del rischio presso la propria azienda al fine di identificare eventuali differenze a cui potrebbero far seguito delle azioni correttive.

    Programma

    Il webinar, attraverso l’illustrazione di alcuni casi pratici, si focalizza sulle verifiche documentali che dovranno essere realizzate  dai diversi attori della catena di fornitore al ricevimento delle eSDS:
    • raccolta o aggiornamento le informazioni sugli usi propri e dei clienti;
    • identificazione degli scenari di esposizione di interesse;
    • accertamento che gli usi rilevanti siano effettivamente compresi nella sezione 1.2 della SDS e valutati negli scenari di esposizione ricevuti;
    • identificazione di eventuali incongruenze tra gli usi e le condizioni d’uso proprie o dei clienti, se note, e quelli coperti dagli scenari di esposizione.
    Consigliato per Il corso è consigliato a RSSP/ASPP, HSE manager, consulenti della sicurezza chimica, datori di lavoro, responsabili della redazione di SDS e, più in generale, a chi si occupa di affari regolatori in azienda.   A chi è rivolto: a tutti Durata: 90 minuti Relatore: Maria Luisa Visconti e Anna Caldiroli
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